Un brutto ricordo di Cinzia Fasan

Ero molto scossa, sotto shock. Bisogna avere comprensione di chi rimane coinvolto in un incidente automobilistico. Ne voglio parlare perché spero di liberarmi di un brutto ricordo, che mi gira nella mente. Lo scorso dicembre mi sono immessa in una rotonda e poco dopo ho sentito un colpo. Un’altra auto mi era venuta contro. Il conducente, un uomo, è sceso e ha iniziato a urlarmi addosso. Io ero al posto di guida, ancora con le mani sul volante. Da quando ho preso la patente, non ho mai fatto incidenti, neanche sapevo compilare la constatazione amichevole, infatti ha provveduto quell’altra persona, sempre via urlando. Le forze dell’ordine intervenute non mi hanno fatto domande, hanno ascoltato soltanto la versione dell’altra parte coinvolta e l’hanno riportata sul verbale, che purtroppo essendo scossa, io ho firmato. Ho poi scoperto che c’era scritto che la causa dell’incidente era mia per mancanza di precedenza, con decurtazione di 5 punti dalla patente e relativa sanzione. Ecco, io penso che non si faccia così. Bisogna ascoltare tutti e soprattutto dare il tempo di riprendersi dallo spavento. Il mio è uno sfogo, lo so, perché comunque pagherò il dovuto e farò ciò che è necessario per adempiere a quanto è stato definito dalle autorità. Il mio è un invito ad essere più comprensivi quando una persona, una donna, è visibilmente sotto shock, e voglio allertare: bisogna essere più svegli.
Cinzia Fasan
Classe 1972
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