lunedì 28 marzo 2016

(English translation- Traduzione dall'ìtaliano all'inglese del post del 4 marzo "Piovono poesie" )

Foto di Anna Arietti
Poetry pours down
when you close your umbrella
and your soul
is enlighted
by rain.
Every drop
is a gem.
(Enea Grosso,
Foto: Anna Arietti)

(Rabindranath Tagore, Fiori a Oropa)

Lago delle Bose, Oropa (Biella)

La terra ridona in fiori
il bacio della pioggia dal cielo.

(Rabindranath Tagore)

Lago delle Bose, Oropa (Biella)
 La luce del cielo si nasconde
sotto la terra in silenzio.
Vuole trasformarsi in fiore
al richiamo della primavera. 
  (Rabindranath Tagore, Scintille, traduzione di Marino Rigon, Ed. Tea)


Fiori e ultima neve a Oropa - Pasqua 2016
  

(Rabindranath Tagore, Rabíndranáth Thákhur (রবীন্দ্রনাথ ঠাকুর, रवीन्द्रनाथ)





Fiori alla Via della Croce a Rongio (Masserano)

L'animo dimentica
dove sia il cielo,
dove sia la terra:
cerca fiori
tra la luce delle stelle
cerca stelle
tra i fiori del giardino.

(Rabindranath Tagore, Scintille, traduzione di Marino Rigon, Ed. Tea)



sabato 26 marzo 2016

(Traduzione del post "L'infinita tenerezza" del 3 marzo))

The infinite tenderness
which keeps the worlds together
will take care of you
and all you were and are
will be transformed
into flowers of light.

(Enea Grosso, traduzione della poesia pubblicata il 3 marzo 2016)

(Traduzione di "Per scrivere poesie" del 19.02.2016)

Primavera alla Via della Croce di Rongio (Masserano)




To write poems
what you need
is that very special ink
used by flowers in the Spring
when they write
in the grass.

(Enea Grosso, traduzione di un post pubblicato il 19 febbraio 2016) 

(Poesia giapponese, fiori di Villa Taranto)

Fiori di VIlla Taranto a Pallanza (foto di L. Trenga)
 Come descrivere mai
una meraviglia così
tutta per lo sguardo?
Mi porterò a casa
un ramo fiorito
 e sarà lui a parlare.

(Sosei Hoji, Kokinshu, 1/55)

 Lasciano
la primavera brumosa
e volano lievi
le oche selvatiche,
verso terre dove
fior alcun
non si schiude.

(Ise, Kokinshu, 1/31) 



"Kokinshu": abbreviazione di "Kokin waka shu" ("Raccolta di poemi antichi e moderni") commissionata dall'imperatore  Daigo  e terminata durante il regno di Uda nel 905. 
Le oche selvatiche - che migrano in primavera e tornano in Giappone in autunno - sono un tema caro alla poetessa Ise. 
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 Come vorrei che il mio
genitore  e mia madre
fossero dei fiori:
allora nel viaggio
dove l'erba mi è cuscino,
con cura e devozione
li porterei con me!
(Hasetsukabe no Jurota, Man'yoshu, XX/4325)

Poesia rivolta ai genitori scritta da una giovane guardia di frontiera (sakimori).  
"Man'yoshu" -  "Raccolta delle diecimila foglie" o "Raccolta delle diecimila generazioni" o ancora "Raccolta di diecimila foglie di parole" - è l'antologia più antica di poesia giapponese (periodo Nara, 710-794).

 Son venuto nei campi 
di primavera 
solo per coglier viole.
Poi violentemente 
tenera e profonda 
mi prese la nostalgia 
dei miei campi
e lì mi trattenne,
quella notte.

(Yamabe no Sukune no Akabito, Man'yoshu, VII/1424)


L'Eterno nel tempo, a cura di Irene Iarocci, Ed. Guanda
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I giardini botanici di Villa Taranto nascono dal sogno del Capitano Neil Boyd Mc Eacharn  (Garliston 1884- Pallanza 1964), appartenente ad una facoltosa famiglia scozzese.
Il Capitano visitò l'Italia per la prima volta a otto anni, e probabilmente qualcosa di questo paese gli rimase nel cuore. 
Nel 1930 lesse sul Times che la proprietà della Marchesa di Sant'Elia era in vendita e nel 1931 la acquistò con l'intento di trasformarla in un bellissimo giardino all'inglese.
I cancelli della villa furono aperti al pubblico nel 1952.



Nella cappella del parco,  accanto a  Neil Boyd Mc Eachan riposa anche la famiglia dell'amico e emministratore Avvocato Antonio Cappelletto, cui la proprietà fu affidata durante la permanenza in Australia del Capitano.












Il nome "Villa Taranto" è un omaggio ad un antenato di Mc Eacharn, nominato Conte di Taranto da Napoleone. 

 "Un bel giardino non ha bisogno di essere grande, ma deve essere la realizzazione del vostro sogno anche se è largo un paio di metri quadrati e si trova su di un balcone".
(Neil Boyd Mc Eacharn) 

giovedì 24 marzo 2016

“Eva Sella e la sua scuola” (di Anna Arietti)



“Degli uomini si deve dire poco; delle donne assolutamente nulla”, questo è il detto che circolava tempo addietro, ma è sempre stato così?

(Giovanni Raboni)

[...] per quanto
ignominioso sia il presente io mai
rinuncerei, potendo scegliere,
a starci, magari di sghembo
e rattrappito d'amarezza, dentro. 

(Giovanni Raboni, dalla raccolta "110 poesie per sopravvivere", Maurizio Cucchi, Ed. Guanda)

Fiori sul canale a Carpignano Sesia

mercoledì 23 marzo 2016

Due passi fra le rose di Palazzo Gromo Losa a Biella

Rose a Palazzo Gromo Losa a Biella (2.06.2015)
Dovunque vada, ovunque guardi,
ogni strada è una treccia di rose.
 (Da Marco Valerio Marziale, Epigrammi, a cura di G. Ceronetti, Einaudi)

"LaPalazzo Gromo Losa
  "La fioraia"

Tu, delle rose! Rosata la grazia che hai. Ma che vendi?
Te, le tue rose, o insieme loro e te?
(Dionisio Sofista, da Antologia Palatina, vol I, p. 161)




 "Ritratto"

Aveva un ramo di mirto e gioiva
e un fiore bello di rosa. 
                                    La chioma
copriva d'ombra gli omeri, le spalle.
(Archiloco, da Lirici Greci, a cura di F. Pontani, Einaudi) 




"Il breve corso della rosa"

 Sono giunte finalmente le rose. Oh genialità
dell'amena primavera! il primo giorno ha mostrato 
                                    [le gemme appuntite di fiori,
il secondo, i boccioli rigonfi alla base con nodo più
                                                                     [grande;
il terzo già le corolle; il quarto sole completò il pieno
                                                                  [sviluppo
del fiore. Muoiono oggi, se non le cogli stamane.
(Floro, da Anthologia Latina, in aedibus B.G. Teubneri, Stutgardiae 1982, trad. di G. Garbarino)


 Ogni mattina, quando il volto del tulipano gocciola di rugiada
e l'esile vita della viola sul prato si piega a un inchino,
davvero m'allieta allora vedere il virgineo bocciolo,
avvolgersi stretto nel manto colorato di rosa.
 (Omar Khayyam, Quartine, a cura di A. Bausani, Einaudi, p. 30, 34, 56)

 "Il destino"
L'anima in armonia, da sola
vuol vivere presso l'oggetto d'amore,
col silenzio d'una rosa
          che si schiude sul ramo.
L'anima in disarmonia, da sola
deve morire in estraneo contatto,
col silenzio d'una rosa
          che si sfoglia sul ramo.
 (da Poesia spagnola del Novecento, p.747)



 Due passi fra le rose di Palazzo Gromo Losa a Biella Piazzo.


Enea Grosso
(testo e immagini)
 

Il giardino all'italiana di Villa Fecia a Cossato


Il giardino all'italiana di Villa Fecia alla frazione Santa Margherita di Cossato si presenta con le basse siepi di bosso, i roseti e una grande varietà di arboree.

(Il mio mondo)




Ospitalità a Pushkar


Sorrisi a Dungarpur
Il mio mondo
è un luogo fortunato
popolato da persone                                                   
  che  parlano al mio cuore
anche quando non lo sanno
 e vivono lontano
pensando
di essere sparite
fatue come un sogno.
Invece nel mio mondo
non muore mai nessuno
e gli spazi che dividono
 i paesi della terra     
sono superati 
nel balzo                                                          
d'un secondo  
da una lettera improvvisa                                                                             
un sorriso e una parola
che vivono per sempre
 e restano preziosi
nel ricordo.
/Testo e immagini di Enea Grosso)  
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Terme di Urmiri, Bolivia

Bolivia, tra il Salar e le "lagunas"
Ci sono luoghi che brillano della loro bellezza silenziosa, altri che si accendono all'intrecciarsi dei sorrisi e degli sguardi delle persone che vi abitano o vi transitano; e a volte si ha la fortuna di trovarsi in situazioni che sono una felice combinazione degli uni e degli altri. . 
Nella misteriosa memoria del cuore tutto è registrato per sempre, anche i dettagli che sembrano essere sepolti o spazzati via dalla bufera dell'implacabile agenda quotidiana. Sono felice che qualcuno, ad un certo punto del tempo, abbia inventato la fotografia! Un magnifico modo per prendere appunti di viaggio. 
Nella  trama colorata delle immagini c'è una magia che buca gli strati di polvere accumulati negli anni, riaccende gli attimi e ce li riconsegna su di un piatto d'argento, in barba a qualsiasi frenetico calendario quotidiano. 
I cassetti si riaprono, si scopre che il filo non era mai stato perso.

Enea Grosso
Vladivostok


Ouvea, Nouvelle Caledonie.
Nouvelle Caledonie (Grande Terre)
Nouvelle Caledonie (Grande Terre).
Nel freddo deserto boliviano
            


Ouvea (Nouvelle Caledonie)