giovedì 27 luglio 2023

Sassaia, il nostro borgo di pietra


Si affacciano nuvole sulla cime delle montagne, in Valle Cervo, ma ho visto le previsioni e non ci sarà pioggia. Parcheggio all’ingresso del borgo, l’accesso con l’auto non esiste per scelta espressa dai residenti negli anni Settanta. Mi avvicino alle case scattando fotografie al sentiero e ai prati circostanti. Sono immagini riprese spesso, ogni volta con rinnovato stupore: cambia la stagione, cambia il colore del cielo o cambia anche soltanto l’ora. E respiro. In pianura l’estate è esplosa, quassù tentenna, menomale, dico io.

Scatto una foto a ogni cambio di prospettiva. Un’assurdità, eppure non voglio perdermi nulla. Penso che condividerò in un pensiero, tutti potranno averne un assaggio. Sassaia è il borgo di pietra di cui spesso scrivo, uno dei luoghi del cuore del Biellese.

Supero la casetta in cui anticamente si facevano essiccare le castagne e il fascinoso tavolo rosso che si affaccia sui monti. Salgo a sinistra e arrivo nella prima piazzetta con tre fontane e due lavatoi, svolto subito a destra e scendo, sempre sui ciottoli in pietra arrotondati dal camminamento nei secoli. Arrivo alla mia porta preferita, con il campanello di ultima generazione: una cordicella al cui al capo opposto, Pietro ha attaccato una piccola campana. Afferro il manico in legno e tiro più volte provocando nella silenziosa borgata un gran baccano, pare in arrivo un gregge di capre.

Non mi risponde. Lo chiamo più volte alzando gradualmente il tono di voce. Niente. Scendo i vicini gradini e arrivo nell’altra piazzetta, con la fontana, e lo chiamo ancora. Nulla. Attraverso il voltone e mi dirigo al suo orto. Non c’è! Ripercorro al contrario i miei passi e scendo in direzione dell’altro suo spazio coltivato, quando a un tratto, fra un muro in pietra e l’altro, avverto la presenza di qualcuno che sta segando qualcosa, quasi sicuramente legna. È lui? Pronuncio ancora il suo nome più volte avvicinandomi al suono. A quel punto scatta la voce: “Oooh! Sono qui”. L’ho trovato! Poche sgambate ancora e Pietro sbuca da una porticina bassa in legno scuro. I nostri sguardi s’incrociano. Il suo viso, un po’ segnato dagli anni ma non troppo, s’illumina come nella poesia di Giuseppe Ungaretti: d’immenso! corrisposto dal mio. L’incontro avviene nella prima piazzetta, con l’acqua scrosciante dei lavatoi, che ci costringe ad alzare di nuovo il tono di voce. Sassaia è così: è grande quanto un nocciolo di ciliegia, ma quando cerchi qualcuno diventa una metropoli. E poi giri, giri, e finisci che ritrovi al punto di partenza. Mai nessuno s’è perso.

Ci facciamo confidenze. Parliamo delle ultime novità, dell’orto. Ce n’è da dire ed io mi siedo sulla pietra del lavatoio, fra muschi verdissimi, mentre lui s’appoggia, tenendo stretto il bastone, alla catasta della legna tagliata grossa. È una chiacchierata fra ragazzini. Ci troviamo sui discorsi che man mano si fanno seri. Parliamo di un quadernetto in cui vengono descritte le “siunére”, le donne, le giovani valligiane che si inerpicavano sui pendii con la miola, la falcetta, a tagliare il siun, erba utilizzata per alimentare le vacche. Pensiamo alle messe, le cui date non sono ancora state fissate e che verranno celebrate nel mese di agosto per i defunti, per san Silvestro, il patrono del borgo che un tempo giustamente veniva celebrato alla fine dell’anno, quando i lavoratori stagionali erano a casa, oggi invece si ricorda ad agosto con l’arrivo dei villeggianti, e per la cappelletta che si trova lungo il sentiero per Campiglia Cervo paese, di recente rinfrescata da una persona che l’ha fatto con affetto. Insomma le celebrazioni saranno appuntamenti per rivedersi.

Le foglie degli alberi si agitano più forte, le nuvole si abbassano, ed è tempo per me di rientrare. Lui non ci bada ed io glielo ricordo più volte. Sfioro i soliti ciottoli, risalgo la via, tutto come prima, anzi meglio.

Anna Arietti














Chiunque desideri copiare fotografie e testi da questo blog è pregato di citare la fonte www.baffidigatto.com e le autrici Anna Arietti ed Enea Grosso, in quanto a monte c'è un grande impegno portato avanti soltanto con la passione! Grazie.

Anyone wishing to copy photographs and texts from this blog is requested to cite the source www.baffidigatto.com and the authors Anna Arietti and Enea Grosso, as there is a great deal of effort behind it, carried out only with passion! Thank you.

Per informazioni contattare 3384910092 o scrivere ad anna.arietti@gmail.com









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