domenica 6 febbraio 2022

Passeggiata a Casale Monferrato


La voglia di passeggiare, in un giorno di gennaio, neanche freddo, mi porta a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. 

Città che riscopro dopo diversi anni e di cui apprezzo, come in altre località del basso e medio Piemonte, il saper evidenziare la cultura e la storia, qualcosa che non è scontato, purtroppo.

All'imbocco della via pedonale, non distante dalle mura del castello, in via Aurelio Saffi, noto una ferramenta che espone in bella vista la propria merce, di nuovo qualcosa che mi piace, di nuovo non scontato, che sa un po' di antico e anche di sano orgoglio. 

Oltre, passo accanto alla Torre civica, che svetta sugli edifici circostanti, e poi ci sono i portici, le vetrine delle pasticcerie con le odi al krumiro, il biscotto per eccellenza, che, come mi spiegano, avendone i residenti anche basta, si sono inventati gusti insoliti, alla fragola, allo speck e al peperoncino. Io scelgo ancora il classico. 

Da piazza Mazzini inizia il mio procedere senza meta, lasciandomi attrarre da quanto genera in me meraviglia. 

Mi perdo per un po' in una chiesa sconsacrata, riqualificata a ristorante. Un bell'esempio di come la città sappia rinnovarsi. 

Più volte incontro un gruppo di ragazzi a cavallo, in compagnia di due cani. Bello vederli fare una sosta per l'aperitivo, come se fosse normale così. Ed io mi complimento con loro. Tutti dovremmo imitarli. 

Prima di lasciare la città, m'incammino per la passeggiata dedicata al professor Paolo Angelino, lungo il Po, parte dell'omonimo parco fluviale. L'azzurro del cielo si riflette nell'acqua, soltanto gli alberi con i loro rami spogli tracciano la linea dell'orizzonte, il finire dell'uno e l'iniziare dell'altro. E ritrovo ancora i ragazzi a cavallo, già amici, che mi fanno sentire a casa pure qui.

Anna Arietti
(testo e immagini)

























I ragazzi a cavallo provengono da "Meloranch".


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