mercoledì 23 settembre 2020

Maglietta gialla

Il mio carrello della spesa stracolmo fa i capricci, incespica. La mascherina mi si appiccica alle guance. Fa ancora così caldo. Nei miei tentativi maldestri di governare la situazione, non presto troppa attenzione a qualcuno che mi rivolge la parola, che offre aiuto. D'istinto mi limito a fare un cenno di diniego con il capo.

La voce femminile si ripropone. Dice di disporre di tempo libero.

Alzo lo sguardo, ma con il sole in faccia delineo a fatica il profilo di una ragazza dai capelli mossi. Indossa una maglietta gialla che le crea una sorta di aura.

Allibita, odo la mia voce acconsentire alla proposta. Avverto un'insolita sensazione, mentre la donna, in un lasso di tempo impercettibile, adagia gli acquisti sulla mia auto e mi augura buona giornata. La guardo ancora, ora distinguo i lineamenti del viso. Non l'ho mai incontrata e penso che non la rivedrò più.

Anna Arietti
(testo e immagini)

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