martedì 12 aprile 2016

Le borgate ai tempi dei "mangia morti"


frazione Margherita, forno del 1700

Chi erano gli “spazza pollai” di Cossato? Oggi relazioniamo in modo diverso; i ricordi non si rassegnano al cambiamento, anzi ci invitano a riconoscere personaggi di un paese che non esiste più, proprio come la capacità di fare ironia, sorprendente, talvolta inquietante, ma complementare di quella vita semplice e più saggia che fu.
 
Chi abitava nei pressi della parrocchia di Santa Maria Assunta era denominato “mangia morti”, un’evocazione forte per la nostra immaginazione, ma del tutto giustificata dall'antica presenza di un cimitero di fronte alla Pieve. 

C’erano poi gli esperti notai di borgata Mino, i cosiddetti “nudarun”, i maghi di frazione Ronco, i “patachin” del Broglio, noti per la loro ineffabile eleganza. 

L’onta dei personaggi turbolenti spettava agli strilloni - “brügiun” - di borgata Bonardi, i quali facevano concorrenza agli irrequieti “tarbulun” del Vallone ed ai cocciuti - “testun” - di borgata Conti, ed ai “tira pietre” di frazione Castellazzo. 

Le origini rurali affondavano profonde impronte nella cultura popolare e ricordiamo gli “accoppia tafani” di via Spinei, gli “acchiappa grilli” di borgata Arale, i “mangia topi” di borgata Mulino, i “suona campanacci” di via Polle, i “salva ginestre” di frazione Margherita, che pure dormivano “an bussun” – al contrario ?! 

Vita difficile avevano le volpi; in via Barazze si erano specializzati per spaventarle, mentre i residenti di frazione Parlamento le acchiappavano. 

Gli abitanti del Cerro dovevano essere veramente di bocca buona, mangiavano pure la farina avariata e, poiché non si poteva sprecare nulla, a borgata Pastore leccavano la zangola dopo aver fatto il burro. 

Per completezza di curiosità, gli “spazza pollai” - ruba galline - erano gli abitanti di borgata Motto. Come eravamo schietti noi “brüsa Crist”.

Anna Arietti
(testo e immagini)
luci al tramonto
il Castellone
sullo sfondo Villa Engaddi

chiesa di Santa Maria Assunta
il castello di Castellengo, sullo sfondo Bielmonte e ancora dietro il Monte Rosa
San Vito e Modesto (particolare), borgata Bertinotto
Castellengo (scorci)

centro storico (scorci)
chiesa di Santa Maria Assunta (particolare)
la quiete dopo il temporale, sullo sfondo a destra il monte Mucrone
piazza Croce rossa italiana e il Mercato coperto
via Marconi, sullo sfondo il monte Barone
piazza Piave (particolare)
piazza Pace
borgata Lavino
via Martiri della Libertà al tramonto, sullo sfondo, da sinistra, il Mucrone, il Mars e il Rosso
torrente Strona con la neve
silhouette tetti
Villa Berlanghino
Villa Ranzoni
Villa Ranzoni (sala Informagiovani)
chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Castellengo

L'articolo è stato scritto per "La Nuova Provincia di Biella" 

il 23 luglio 2008

Cossato è un paese di 14.795 abitanti, in provincia di Biella (Piemonte)


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