lunedì 11 ottobre 2021

Una carriera brillante



È un uomo che ha studiato e viaggiato molto e un giorno parliamo del suo lavoro. Mi racconta di come, dopo la laurea, rimane coinvolto in uno studio che lo costringe a trascorrere le giornate in laboratorio ad analizzare sostanze all'apparenza banali. 

"Quello che facevo - mi confida - era di una noia mortale. Poi però mi accorgo di un'anomalia, di qualcosa che non capivo, che non mi tornava. Eppure, sai, in tanti avevano già indagato. Forse... forse loro cercavano qualcosa di specifico. Io no".

È stato più determinato, credo io, è andato oltre a quello che si può considerare il limite. La ricerca è stata presentata al mondo scientifico e lui aveva manifestato le sue perplessità. Un articolo su di una rivista prestigiosa aveva poi dato l'avvio ad una brillante carriera.

Aveva operato con la mente aperta, ricercando senza sapere dove arrivare e soprattutto ponendosi domande di continuo.

Quante volte osserviamo qualcosa in funzione di qualcos'altro e non per quello che è, e finiamo col sorvolare su aspetti importanti? La storia è antica, a partire da chi diceva: "Io so di non sapere".

È un pensiero che trascrivo, ringrazio la persona che me l'ha rivelato.

Anna Arietti

Foto di copertina di Stefan Keller

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