mercoledì 11 marzo 2020

Mai come in questi giorni (di Lucia Candelone)


Mai come in questi giorni ripenso al mio ruolo di Oss*. Se chiudo gli occhi, riavvolgo i miei pensieri e rivivo le giornate in ospedale in questi giorni particolari, accanto ai miei colleghi infermieri. Loro ad agire in prima linea, noi Oss vicini, affinché tutto proceda nel migliore dei modi. Due ruoli, un unico impegno: la cura delle persone.

Rivedo i corridoi vuoti, noi con i camici e le mascherine, e i nostri sguardi che collaborano. Comprendo, dopo tanti anni di lavoro, cosa significa emergenza collettiva. 

Rivedo gli occhi impauriti dei pazienti più anziani, che in ottemperanza al ridimensionamento delle visite, non hanno più accanto i loro cari e temono l' abbandono. Lo vedo il timore. Noi Oss siamo lì e facciamo il possibile per rassicurarli. Essere anziani è un po' come ritornare bambini, loro hanno bisogno della nostra presenza.

Rivedo gli ambulatori deserti per tutelare la sicurezza delle persone. Rivedo i colleghi Oss e infermieri assunti da poco, già alle prese con una situazione nuova, che si trovano a gestire anche la responsabilità che un'emergenza comporta.

Sento nelle parole dei nostri superiori la fermezza nel coordinare, ma rivedo anche la preoccupazione sul viso del personale medico. Sento che tutto è serio, attuale. 

È un momento in cui ci rendiamo conto di essere fragili, come esseri umani, come persone, ma è anche tempo in cui possiamo riflettere, ripensare a ciò che siamo e a come potremmo essere. 


È un'esperienza che dobbiamo mantenere viva nella nostra mente, che ci aiuterà a crescere più forti e più onesti. Un augurio questo che mi viene dal cuore e, per ultimo, sento di confermare che il nostro è il lavoro più bello del mondo.

Lucia Candelone
(testo e immagine)


* Oss è l'acronimo di Operatore Socio Sanitario.

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2 commenti:

  1. Condivido con piacere.
    In mancanza dell'attuale situazione, la COSTRUTTIVITA di questi ragionamenti non aveva modo di SVEGLIARSI, di CONCRETIZZARSI PER ESSERE VISSUTA, GODUTA E FATTA GODERE AD ALTRE PERSONE.
    Constato che è proprio vero, il fatto di SPERIMENTARE LA SOFFERENZA NON È MAI REALTÀ FINE A SE STESSA. Sia che ne siamo consci oppure non ancora.Diego.

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