venerdì 10 giugno 2016

Filastrocca della notte - Expanding Universe - Libreria Robin

"Open cluster" - Dorado - 166,000 anni luce dalla Terra
Ho imparato 
ad accendere il silenzio
di luci segrete
che non vede nessuno.
Allora quando è buio
 e tutto quanto è spento
- fermo all'improvviso
sotto a un manto nero -
resto accoccolata
dentro alla mia notte
quieta nel segreto 
del mio cielo d'oro. 

(Enea Grosso)
* * * 


Una filastrocca del 2006 -  dimenticata in un raccoglitore pieno di appunti -  accompagnata da una pagina del meraviglioso libro fotografico "Expanding Universe"(Edizioni Taschen).

Avevo promesso al Conto in Banca del mese di maggio (e parte di giugno) e alle mie  Tracce di Intelligenza logico-razionale  di evitare acquisti superflui. 
Alla larga dai negozi di abbigliamento, profumi, frivolezze varie e soprattutto  dalle librerie.

Per un po' di giorni sono stata bravissima ad andare oltre le vetrine, con lo sguardo fermo e dritto di chi sa imporsi una cosa, quando è necessario. Ero fiera di me. 
Solo che ci sono momenti di stanchezza e di cedimento che ci colgono di sorpresa, specialmente dopo una delle tante giornate 6.16 - 19, quando la testa scoppia, tanto è piena di dati e moduli la cui importanza è tanto vitale quanto dubbia. 

Ero all'imbocco di Via dei Seminari a Biella ed essendo oramai le 19.27 consideravo superfluo il divieto di transitare davanti alla Libreria Robin per non cadere in tentazione. Mica bisogna pagare per guardare le vetrine, no? E' un'innocente attività scacciapensieri, come respirare l'aria della sera. Può essere pericolosa in pieno giorno, ma non alle 19 e 27 passate. Anche i librai si alzano presto ed hanno voglia di chiudere il negozio e di una boccata d'aria mentre tornano a casa. 
Solo che inaspettatamente alle 19 e 28 la porta era ancora spalancata - fatto che i due gendarmi (Conto in banca e Tracce di Intelligenza) non avrebbero poturo prevedere, razionali come sono. E tanto meno avrebbero potuto prevedere il resto.

Mi affaccio educatamente alla porta - un piede dentro ed uno fuori. 
Un sorriso mi invita ad entrare. La gentile negoziante è impegnata in fitta conversazione con una signora dai capelli bianchi. Ne approfitto per un'occhiata fugace allo scaffale di poesia (il più fornito di Biella) e poi a quello della letteratura di viaggio, veloce, perchè la conversazione di sicuro finirà entro pochi secondi. Invece continua, ed allora proseguo anch'io,  rapida come una faina in un pollaio.  
 Con lo sguardo attento e avido scruto a destra e a sinistra, prendo e poso "I lirici greci" tradotti da Bocinelli e poco più in là le "25 piccole città imperdibili in Piemonte"; e infine, non so perché, mi accuccio davanti ad uno scaffale a terra,  e  pur con l'occhio miope e stanco  scorgo le parole  "Expanding Universe".  Estraggo decisa il grosso volume... e volo via ad anni luce dai propositi buoni e giusti, risucchiata dalle spirali rosa e dorate di spettacolari galassie lontane. 
Un tuffo inatteso nella Bellezza assoluta. Un colpo basso alle mie due sentinelle, le cui voci nulla possono davanti alle immagini mozzafiato del telescopio spaziale Hubble. 

Sento che la conversazione sta per finire. Mi avvicino alla cassa con il mio bottino di poesie, città e stelle lontane.  Nemmeno il senso di colpa osa dire una mezza parola, quando più tardi sulla scrivania di casa riapro quei cieli meravigliosi. 


Rose galaxy-Andromeda- 340,000,000 anni luce dalla Terra

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