Pochi passi dopo aver lasciato l'auto, raggiungiamo la Comunità di San Nicolao, nell'omonima frazione di Curino, che espone i presepi all'aperto, sotto il porticato dell'ex casa canonica, accanto alla chiesa e nel campetto da gioco fra le cataste di legna.
"Contiamo più di un centinaio di rappresentazioni provenienti da tutto il mondo, circa seicento modelli, una parte delle quali è esposta al pubblico - ci spiega Ernesto Maggioni, responsabile della comunità non profit che accoglie giovani e famiglie in ritiro spirituale, o anche soltanto alla ricerca di un po' di pace -. Con le offerte che raccogliamo, e con la vendita dei presepi, sosteniamo l'operazione Mato Grosso. I nostri volontari operano in Brasile, Ecuador, Perù e Bolivia".
Oltre le piccole capanne dalle diverse fogge, apprezziamo la tranquillità del luogo, la natura, le colline in veste tardo autunno e in lontananza le cime imbiancate delle Alpi.
Viviamo San Nicolao, la visita alla collezione che rimarrà esposta fino al 6 gennaio, come l'occasione per farci, e fare, del bene.
Per raggiungere San Nicolao di Curino, arrivando dalla SP 142 che collega Cossato con Gattinara, si svolta all'altezza di Brusnengo e si prosegue sulla strada che diventa SP 234. Da località Chiocchetti di Curino si prosegue sulla via principale fino alla svolta per San Nicolao, punto in cui la strada s'inoltra nel bosco.
Il primo bivio sulla destra porta alla diga della Ravasanella, meta che merita esplorare a piedi. Noi però procediamo diritto, passiamo Cantone Sasso, un gruppo di case, accanto alle quali è conservato un pozzo datato 1866.
Proseguendo, gli alberi senza foglie lasciano libero lo sguardo e quando la strada sembra finire (ma non è così), lasciamo l'auto in un parcheggio, di fronte a un piccolo cimitero.
A San Nicolao vivono una cinquantina di persone ed è una delle quattro frazioni del paese, con San Martino, San Bononio e Santa Maria, a loro volta suddivise in tanti minuscoli cantoni, fonte di altre ispirazioni.
Anna Arietti
(testo e immagini)
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