lunedì 28 agosto 2023

Una domenica nel vercellese: Santa Maria d'Isana, Castell'Apertole, Desana e il suo castello. Sulle tracce dei templari e di Don Vanni Ferraro #luoghichesonopoesia #templari #aduepassidalbiellese #vercelli

 

La facciata a capanna della chiesa templare di Santa Maria d'Isana (sec. XIII)

Testo e immagini di Enea Grosso


In una piovosa domenica di fine estate il caso e la mia amica  Silvia si mettono d'accordo per farmi scoprire un luogo nascosto  nella campagna vercellese: la chiesa templare di Santa Maria d'Isana.

Nulla di programmato. Tutto parte dalla mia ricerca della tomba di Don Vanni Ferraro, per tanti anni parroco di Castelletto Cervo, pianista e Cappellano degli Alpini. Mesi prima l'avevo inutilmente cercata  al cimitero di Cigliano, ma questa volta vado a colpo sicuro: Desana. Sotto al cielo grigio e a qualche lieve goccia di pioggia, dopo aver passato in rassegna vari Ferraro e Ferraris,  avvistiamo la tomba della famiglia di Don Vanni. 


La ricerca è andata velocemente a buon fine. Silvia, appassionata di storia locale, propone di esplorare la zona. E così passiamo davanti al Castello  di Desana (della famiglia Rosazza), aperto solo in occasioni speciali ...

Il Castello della famiglia Rosazza (la stessa della Valle Cervo) a Desana

...  e ci dirigiamo verso la palazzina di Castell'Apertole (frazione di Livorno Ferraris), dove il 17 Agosto 1553 morì Carlo II di Savoia, poi sepolto in una cappella del Duomo di Vercelli.



A Castell'Apertole  nel 1553 morì Carlo II di Savoia 

Silvia, perfetta guida, col tablet alla mano

A pochi passi si trova la Tenuta Colombara dove la famiglia Rondolino produce il riso Acquerello, definito dallo chef Vissani "la Rolls Royce del riso". 

Procedendo lentamente, poco dopo un piccolo cimitero abbandonato, sulla destra compare una  freccia che indica la nostra meta:  Santa Maria d'Isana.





La chiesetta si trova all'interno di una tenuta privata, Cascina Isana, i cui proprietari sono molto gentili. Anche se stanno per uscire, ci aprono le porte e ci danno anche qualche sommaria informazione. 


La meridiana 





Leggiamo  sul tabellone esplicativo: " in seguito allo studio archeoastronomico effettuato siamo in grado di proporre che l'allineamento su cui è stata progettata la costruzione della Chiesa S. Maria Isana sia diretto verso il sorgere del Sole il giorno 25 Marzo 1117, giorno della Pasqua e contemporaneamente dell'Annunciazione". 


In rete si trovano parecchie informazioni su questo luogo particolare ed appartato. Ecco un estratto dal   sito "Duepassinelmistero"(  http://www.duepassinelmistero.com/Isanatemplare.htm): 


 "La chiesa [...] riveste un'importanza speciale in quanto risulta essere sicuramente appartenuta ai Cavalieri Templari, tra l'altro nel periodo di primitiva espansione dell'Ordine. Per la sua architettura, è pressocché unica, nel territorio piemontese; infatti la partitura muraria ad opus mixtum è estremamente rara nell'area vercellese. Un tempo, la domus di Isana dipendeva dal priorato templare di S. Giacomo a Vercelli e si trovava in una posizione strategica sulla via Liburnasca, che collegava Vercelli con Torino (e quindi la Val di Susa e i passi del Moncenisio), la quale, nel medioevo, era percorsa da pellegrini, crociati, mercanti. Da Livorno Ferraris passava anche la direttrice Aosta-Ivrea, che di fatto collegava i passi del Piccolo e Gran San Bernardo con Genova. Isana era un punto di grande interesse viario strategico sulla via Liburnasca: era punto mediano tra le città di Vercelli, Casale Monferrato e Ivrea". 


Il tabernacolo ligneo

Silvia - che arriva già molto informata - chiede dove sia la "pietra magica". 

Il proprietario ci indica il punto esatto - preoccupato per i nostri sandali domenicali nelle pozzanghere - spiegandoci che parecchie persone si recano lì a strofinarsi la schiena nei giorni di sole, quando la pietra è calda e aumenta le proprie virtù curative. 


Poiché oggi le gocce s'infittiscono, abbiamo la scusa per una prossima visita  in un giorno luminoso: magari il prossimo Ferragosto, ricorrenza in cui si svolge la processione dal paese fino qui, senza dimenticare di  portare un fiore a Don Vanni, che in qualche modo misterioso ci ha guidate nei suoi luoghi natali. 

Al cospetto della pietra misteriosa








1 commento:

  1. Grazie Enea per avermi permesso di accompagnarti alla scoperta dei luoghi che un tempo mi aveva svelato e insegnato ad apprezzare il mio caro papà.

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