venerdì 16 febbraio 2024

Le carte di caramella (storia vera)

 

Pensi tu di fare una passeggiata in collina, fra residenze silenziose. Invece già da lontano scorgi una donna, con cane al guinzaglio, che ti viene incontro bofonchiando di certi ritrovamenti di carte di caramella lungo la strada. Avvicinandoti concordi che si tratta di quelle inconfondibili con ripieno al miele, dall’involucro giallo, colore che non favorisce la discrezione per il tapino che le adora e che ogni giorno ne scarta metodicamente un certo numero lungo il tragitto che dev'essergli consueto.

“Se ne trovano da Falletti fino al bar della Franca – concordano la mia amica e la donna, dando alla voce quell'impostazione che non promette compassione –“. Siccome poi, nei piccoli paesi non ti sfugge nulla, comprendi all'istante che nessuno degli avvezzi al passeggio compierebbe il gesto. Allora chi è il reo? Forse sono state gettate dal finestrino di un’auto, provo a dire io. E toh! la pensata piace.

“Abbiamo una brava personcina che vive nella natura, ma non la rispetta – rimbrotta ulteriormente una delle due –“.

Ripercorrendo la passeggiata al contrario, ritrovi la donna e aggiungi un tassello alla vicenda: “Ho chiesto… e nessuno le compera dal Luca. Le caramelle arrivano da fuori”.

A questo punto il giallo delle caramelle dalla carta gialla s’infittisce.

Pochi passi e incontri un uomo, anche lui al corrente, che si sbilancia e fa il nome di un tizio, aggiungendo: "Ho trovato le carte fin davanti a casa sua, dev'essere lui il nostro personaggio... ma sai cosa ho fatto? Ho raccolto le carte che aveva gettato in giro e le ho lasciate davanti alla sua porta. Dopo un'ora non c'erano più. Intanto dalle caramelle al miele è passato a quelle alla menta. Ne ho trovate una decina. Ma come si fa a gettare la carta a terra, è plastica! E se fosse uno del posto sarebbe ancora peggio. Stamattina mi sono svegliato e ho pensato a questo tipo: non è che le carte le getta subito, prima le appallottola, passa un momento a ragionarci, e poi le butta".

La mia amica, il giorno successivo, dopo essersi confrontata coi vicini, conferma il nome. Più indizi porterebbero allo stesso personaggio, che si sposta in automobile e lancia gli involucri fuori dal finestrino, proprio come avevamo supposto. A questo punto il cerchio sembrerebbe chiudersi: "Appena lo incontro chiedo se è lui, assolutamente - sbotta risoluta -. Oppure mi faccio offrire una caramella e lo sgamo di sicuro". 

Fine prima parte.

Anna Arietti

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