martedì 17 gennaio 2023

L'Āyurveda spiegato da Federica Rondano



L’Āyurveda è un ampio sistema terapeutico, filosofico e scientifico derivante dall’osservazione diretta della natura. L’Āyurveda discende dalle tradizioni degli antichi rsi indiani (i sapienti) e affonda le proprie radici negli antichissimi testi sacri dei Veda, termine derivante dalla radice sanscrita vid, “conoscere/vedere”, i sacri testi sapienziali dell’India, tra cui troviamo il Ṛg Veda, ritenuto il testo più antico e di conoscenza più elevata, e i successivi Sāma Veda, Yajur Veda ed Atharva Veda, dove l’Āyurveda affonda le sue radici filosofiche.

La parola Āyurveda deriva da Ayus, “vita” o “longevità”, e Veda, “conoscenza” o “sapere”.

Il termine completo viene quindi tradotto come “conoscenza della vita” o “conoscenza della durata della vita” e il suo significato letterario ci fa comprendere come questa antica medicina miri ad apportare nella vita quotidiana dell’individuo uno stato ottimale di salute, sia essa fisica, mentale, emozionale e spirituale, considerando quindi un organismo come l’insieme di tutti questi aspetti.
Il fine di questa scienza millenaria è quello di avere una vita longeva, sostenendo la qualità della vita da trascorrere in salute e serenità, nella sua pienezza e totalità, e in particolar modo in armonia ed equilibrio tra mente, corpo e spirito. L’Āyurveda si prefigge quattro scopi fondamentali:

- Prevenire le malattie

- Curare la salute

- Mantenere la salute

- Promuovere la longevità

1 - L’Āyurveda mira inoltre a far comprendere all’essere umano il suo ruolo nella vita, sia esso lavorativo, sociale o familiare, in modo che ogni individuo raggiunga quattro obbiettivi fondamentali:

- il Dharma: la realizzazione personale, lo scopo che ognuno di noi ha da compiere nella vita;

- l’Artha: la ricchezza intesa come tutto ciò che può essere necessario per vivere una vita dignitosa;

- il Kāma: il desiderio, l’amore


3 - Il Mokśa: associabile al concetto di liberazione. Questo concetto ritorna anche nello Yoga; infatti è alla base di queste due discipline e della vita stessa come ultimo obbiettivo, liberazione dal ciclo di morte e rinascita 

2 - Secondo l’Āyurveda il cambiamento e la trasformazione dell’individuo sono la base per poter vivere in maniera adeguata la vita, come espressione “di salute” sia essa fisica, mentale e spirituale. L’equilibrio tra questi fattori genera salute, uno squilibrio genera la malattia. Il concetto di salute viene descritto come Svasthya dalla radice sva “sé” e stha “stare” ed è quindi esprimibile come “colui che è stabile nel proprio sé”. Secondo Suśruta, “Sano è colui che ha gli umori, il fuoco digestivo, i componenti tissutali e le funzioni escretorie ognuno in buon equilibrio, e che ha lo spirito, i sensi e la mente sempre compiaciuti” (S.S.Sū.X5,38/40). In questo contesto la salute non è solo assenza di malattia, ma uno stato di pieno benessere fisico, psichico, mentale e spirituale. Corpo, mente, emozioni, organi di senso e anima sono stadi diversi di uno stesso sistema che comunicano tra loro. Il risultato di questa comunicazione fornisce all’individuo una risposta fisiologica che gli permetterà di interagire anche con l’ambiente esterno. Tale interazione tra ciò che
avviene esteriormente e interiormente determina una conseguenza sulla salute psicofisica dell’individuo. L’Āyurveda interviene affinché si stabilisca un equilibrio generaledell’organismo 

Il corpo in Āyurveda

Secondo l’Āyurveda il corpo è composto dai cinque elementi o Māhābhūta: Ākāśa (etere),

Vāyu (aria), Agni (fuoco), Jala (acqua) e Pṛithvī (terra). La combinazione dei Māhābhūta nel corpo di ogni individuo dà origine ai Doṣa. Vata Doṣa, composto dagli elementi etere e aria, Pitta Doṣa composto dagli elementi fuoco e acqua, Kapha Doṣa composto dagli elementi di acqua e terra. Ogni Doṣa ha dei Guṇa cioè qualità diverse che hanno espressioni differenti e consistono in dieci coppie di opposti:

- ŚĪTA/UṢṆA: freddo/caldo

- GURU/LAGHU: pesante/leggero

- SĀNDRA/DRAVA: denso/liquido

- MANDA/TĪKṢṆA: opaco-lento/nitido-penetrante

- ŚLAKṢṆA/KHARA: liscio/ruvido

- SNIGHDA/RŪKṢA: oleoso/secco

- STHŪLA/SŪKṢMA: grossolano/sottile

- STHIRA/SARA: stabile/mobile

- MṚDU/KAṬHINA: morbido/duro

- PICCHILA/VIŚADA: vischioso/diffuso

L’unione di uno o più Doṣa costituisce la Prakṛti cioè la natura primaria di un individuo, il suo cambiamento ne detta la Vikṛti. Per conservare la salute, fisica, mentale ed emozionale è importante e necessario comprendere quale sia la propria Prakṛti e sapere quale Doṣa predomina nella costituzione corporea, così da poter compiere scelte appropriate su un generale stile di vita che consenta di mantenere in equilibrio la propria natura individuale. A questo proposito l’Āyurveda interviene proponendo trattamenti ayurvedici mirati a seconda della natura della persona e delle sue reali necessità. A volte possono essere necessari dei farmaci, mentre in altri casi è sufficiente l’introduzione di uno stile di vita più adeguato, una corretta alimentazione, attività fisica, pratiche di Yoga e la routine quotidiana (Dinacaryā), in modo che ogni persona divenga responsabile del proprio benessere psico-fisico

Riferimenti bibliografici:
Dal libro “Āyurveda” di Frank j. Ninivaggi , Ubaldini Editore cap 2, pag 44
Dal libro “Āyurveda” di Frank j. Ninivaggi,UbaldiniEditore cap 5, pag 94,95

Federica Rondano
(tecnico in Āyurveda)


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