lunedì 12 ottobre 2020

La legna per la stufa


Era un mucchio di legna da ardere più alto di me.
Ogni autunno aiutavo nonno Giacinto ad accatastarla. Il mio compito consisteva nel riempire la carriola. Lui poi la trasportava nel lavatoio, la scaricava sul pavimento e, maneggiando un pezzo alla volta, creava pile perfette alte fino al soffitto.

Via barcollando, io riportavo fuori l'attrezzo e ripetevo l'operazione. Indossavo un paio di guanti di diverse taglie più grandi, perché erano i suoi.

All'imbrunire, quando l'aria si faceva umida, sulla soglia di casa appariva nonna Maria, che mi diceva di rientrare.

In cucina trovavo la stufa scoppiettante, appena accesa, e si sentiva l'odore della carta bruciata utilizzata per avviarla. Sul tavolo c'era la merenda.

Anna Arietti
(testo e immagini)



Si dice che la legna scaldi tre volte: quando la tagli, quando la accatasti e quando la bruci.

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