domenica 18 ottobre 2020

Sulla falsità e altri pensieri


Spesso è opportuno tacere. A volte è un dovere parlare.

Mi arriva informazione di due persone anziane decedute, ai cui famigliari è stato chiesto di poter indicare quale causa di morte il Covid, pur essendone estranee. Definire a quale protocollo risponda la richiesta è immaginabile, ma non accertabile (per noi); rimane comunque necessario segnalare, perché significa che nel sistema qualcosa non funziona.

Se dobbiamo "Evitare di confondere la libertà con il diritto di far ammalare" - come dice il Presidente della Repubblica - dobbiamo anche evitare di diffondere la paura che alimenta la confusione e notoriamente debilita mente e corpo.

Un Paese che mira al benessere instilla cultura sempre e con tutti i mezzi, indicando tra le forme di prevenzione dall'ammalarsi anche il valore dell'attività motoria e di un'alimentazione sorvegliata. Osservare norme igieniche e distanziamento è doveroso, ma poniamoci delle domande, cerchiamo serenamente delle risposte leggendo anche pensieri non allineati ai nostri. Verifichiamo le fonti. Impariamo a discernere e a denunciare le falsità palesi.

Anna Arietti

(testo e immagini)


Condiviso sui social il 18 ottobre 2020. 

Penso che i social servano a stimolare il pensiero. Per approfondire ci sono altre sedi.

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