venerdì 10 maggio 2019

Gli artigiani dell'invisibile


Il giardino, inteso come spazio coltivato dalla nostra sensibilità, è tutt'altro che di indole leggera e pettegola. A ben vedere traduce al nostro misero sapere lezioni che sarebbero insormontabili.

Accorgerci dell'erba che vibra sotto i piedi scalzi è educarci all'ascolto. Leggere il fiore è lasciarci ispirare. Avere il sostegno dell'albero, richiede attesa. Dialogare con creature imprevedibili che qua e là zampettano, volano, strisciano, è abilità di confronto. Interpretare il cielo che collabora dall'alto, è affidarsi.

Se non siamo già destinati prima o poi a farne esperienza, imbattersi in un giardino è per noi il miglior auspicio.




















Tutte le fotografie sono state scattate alla "Tre giorni per il giardino" di Masino. Nell'immagine in alto un momento della conferenza dedicata alle fitofobie e alle fitofagie.
Nella fotografia sottostante la consegna dei riconoscimenti assegnati dal Consiglio scientifico dell'Accademia Piemontese del Giardino, di cui Paolo Pejrone (al centro nell'immagine) è presidente.




Gli studenti con il professor Corbellini*
Nessuno se l'aspettava. Ma è arrivata la menzione per il miglior esempio di attenzione ecologica e sostenibilità ambientale. L'Istituto IIS "Gae Aulenti", indirizzi Agrario e Alberghiero, di Biella, è stato premiato alla 28° edizione di "Tre giorni per il giardino" che si è svolta dal 3 al 5 maggio al Castello di Masino, a Caravino (To).

Il riconoscimento premia il progetto interdisciplinare che educa alla coltivazione di fiori e piante edibili, di uso alimentare, e al loro utilizzo nell'arte culinaria, con ricette sorprendenti.

"La finalità è valorizzare la produzione agricola in cucina - spiega il professor Alessandro Corbellini che segue i ragazzi -. Abbiamo spiegato ai nostri allievi come coltivare e come portare in tavola il prodotto. È un lavoro interdisciplinare fra indirizzi scolastici diversi, che porta dalla materia prima al piatto". 

La mostra mercato del verde di Masino è riconosciuta a livello internazionale come una delle manifestazioni più rilevanti del settore. Va da sé che anche la menzione renda merito all'impegno. 

"Essere alla Tre giorni di Masino con un nostro stand significa sostenere l'idea del paesaggio in senso lato, ossia concepire l'orto e il giardino come un unico spazio, bello, buono e in definitiva ecosostenibile. L'area espositiva della scuola è stata allestita con balle di fieno, piatti e bicchieri di carta. Un messaggio duplice, anche triplice, se consideriamo la bellezza ottenuta con tanta semplicità da oggetti di uso quotidiano, in cucina. Con le lezioni di orticoltura, di paesaggismo e di degustazione, educhiamo al lavoro su varietà alimentari che possono apparire insolite, come i fiori di trifoglio, le pratoline, la lavanda, l'aglio orsino o i fiori di begonia, che sanno di melagrana. Dobbiamo comprendere il bello, il buono e il divertente come un'unica entità - conclude Corbellini -. Per la nostra scuola, la menzione è uno stimolo a proseguire con i progetti interdisciplinari, affinché escano dalla sperimentazione e diventino concreti, davvero aderenti al mondo reale, alla vita".




Marco Martella, con lo pseudonimo di Jorn de Précy, in "E il giardino creò l'uomo" scrive: "Fate giardini! Veri giardini, naturalmente, luoghi indomiti, fuorilegge (...) Tracciate il vostro disegno sulla faccia della Terra, che si presta sempre volentieri ai sogni dell'uomo, piantate un giardino e prendetevene cura. E proteggete anche quelli che restano e resistono, i vecchi luoghi abitati dalle piante che arrivano da lontano e continuano a sognare, nonostante l'insensato baccano che li circonda. Lavorate con i poeti, i maghi, i danzatori e tutti gli altri artigiani dell'invisibile per rimettere al suo posto il mistero del mondo".


Testo e fotografie di Anna Arietti
(tranne l'immagine contrassegnata da asterisco)

Il testo dedicato all'Istituto "Gae Aulenti" è stato inviato anche a tutte le testate giornalistiche biellesi.

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