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venerdì 29 giugno 2018

Dalla prospettiva di un bambù





Dalla prospettiva di un  bambù
il cielo di oggi
è sempre il più bello.
Parlo dei bambù schiacciati dentro ai vasi,
che potrebbero incrociare
 - con studiata  arroganza,
in un giorno di vento o di forte temporale -
 tutte quante le foglie, come fossero braccia,
 e lasciare la danza 
ai fratelli più belli,
con le chiome felici
 - e  le lunghe radici
leste a scivolare
lungo i fiumi e nei prati -
tesi verso il  cielo sempre,  
ogni momento
senza l'ombra e il cemento
del balcone di sopra,
ondeggianti e sicuri
 - davanti alle montagne -
di  poterle guardare
fino all'ultima goccia
di tramonto
e di sole.

Quelli dentro ai vasi 
non hanno libertà
ma sono così belli 
che forse non lo sanno.
E nel loro ondeggiare
tra inferriate e ringhiere,
sono sempre felici
senza alcuna ragione, 
senza mai  vacillare
-  resilienti e tenaci, 
verdi in ogni stagione. 


(Testo e immagini di Enea Grosso)