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giovedì 28 giugno 2018

Cactus e una poesia di Mariangela Gualtieri



 Non si offenderà la poetessa Mariangela Gualtieri se prendo in prestito alcuni suoi versi dedicati ai giacinti per accompagnare l'esplosiva bellezza dei cactus. 
Allo scoccare dell'estate 'sparano' i loro proiettili di fiori con una leggerezza disarmante e una elegante, ben  celata spavalderia. 



Mi sembra di sentire una risatina, trattenuta a fatica tra le spine magiche, per lo stupore degli umani davanti al loro mistero senza radici, poca acqua e terra povera.  
Nel cuore del loro tronco spinoso - certo devono avere un cuore  per immaginare i loro fiori così belli  - chissà quale misteriosa alchimia di luce si nasconde. 




"La danza degli immobili fiori
tutta eleganza

chi celebra?Quale presenza
che il mio occhio non vede
ha un tale trabocco di bellezza
e chiama perentoria al culmine di loro
tutti i fiori?
Chi vi chiami non so - a chi diate obbedienza".





Per curiosità: questo cactus (che regala una ventina di fiori ogni estate), dallo scomodo appoggio del muro di casa è passato ad una sistemazione "di lusso" presso il  fiorista Saviolo a San Giacomo di Masserano. Potete vederlo lì. 

(Testo e immagini di Enea Grosso)