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venerdì 10 marzo 2017

Lentamente


Non è come pensi. Anzi, non c’è nulla di più lontano. L’acqua la devi versare adagio, altrimenti sbagli livello. Se ne metti troppa, più avanti l’errore ti costerà caro. Se ne metti poca, non ne avrai a sufficienza per soddisfare due tazzine. Allora ti devi fare l’occhio; dopo qualche tentativo imbroccherai la quantità. Inizi poi ad assemblare, aggiungendo il filtro che ospiterà il caffè.

Ma a questo punto arriva il bello, il momento in cui devi trovare la dose esatta di polvere. Ne metti due cucchiai, piccoli, o forse tre. Facciamo due! meglio prepararlo leggero. Cerca di non livellare i granelli. Lasciali liberi, così come cadono, cadono, come se potessero coccolarsi. Proprio come vorresti sentirti tu.

Prendi il “serbatoio” del caffè e avvitalo, sperando di trovare la quadra con la filettatura. Serve pazienza, mano ferma e dolce. Prova a precorrere i tempi e ti ritroverai a farlo due volte.

Al che, incastra l’elemento nell’altra metà della caffettiera, avendo cura che i due manici risultino allineati, con il beccuccio rivolto verso il basso. Accendi il fuoco e adagia sopra il trabiccolo che hai costruito, facendo attenzione a mantenere la fiamma bassa, bassissima mi raccomando. Diversi sono i motivi che ti inducono a farlo, a partire dal manico che si surriscalderebbe e non lo potresti più toccare con le mani. Ogni dettaglio di questa creatura dell’ingegno porta a pensare che sia stata voluta così solo per il gusto di farti rallentare.

Nel lasso di tempo, troppo breve per poterti allontanare, ma già troppo lungo per i tempi “moderni”, cosa fai? Impreparata a quell’attesa, fissi le linguette di fuoco che scemano dal giallo al blu, guardi il gatto alle prese con l’igiene personale, o pensi alla giornata che verrà. E’ un istante infinito che diventa pausa nella pausa. Ma non ti puoi smarrire, non temere.

Un leggero sibilo, uno sbuffo di vapore che esce dal beccuccio laterale, ti richiama sul campo. Allora spegni la fiamma, tenendo la caffettiera ben salda con due mani, afferrandola fra pollice e indice, la capovolgi, avendo cura di inclinarla leggermente all’indietro, o le conseguenze, come si diceva poc’anzi, saranno evidenti. Verrebbe da non scriverlo, tanto per creare il sapore della curiosità e indurti a tentare il giochino, voglio però venirti incontro. Se ti azzardi a ribaltare con andatura allegra, la caffettiera farà la pipì. Ebbene sì, non te l’aspettavi vero? Non so come spiegartelo. Ribadito che la quantità d’acqua rispetta la misura, comunque, dal lato opposto a quello dove tieni le mani, voluto pure questo per non scottarti, vedresti zampillare da un forellino, che proprio non avevi notato, uno fiotto minuscolo d’acqua bollente.
A quel punto accomodati pure, datti una limata alle unghie, leggi o guarda ancora il gatto, perché pure l’acqua si prenderà il suo spazio. Invocherà il solito rispetto. Poca alla volta, la smaliziata saprà sedurre, passerà attraverso il filtro, scivolerà fra i granelli di caffè e si lascerà poi andare nell’altra metà della caffettiera. Trascorso un periodo di tempo che puoi determinare soltanto con l’esperienza, senza che tu senta più la necessità di guardare l’orologio, potrai versare in tazza. Anche questo ultimo passaggio, però, richiede premura. Se inclini bruscamente il caffè non uscirà dall’apposito beccuccio. No. Non ci provare. Non ti verrà concesso di precorrere i tempi, altrimenti il liquido scapperà fuori dai bordi finendo sul tavolo o ovunque gli parrà più dispettoso farlo, portandosi appresso dei granelli di polvere. Alcuni te li ritroverai in tazza, un incontro non sempre gradito.

Conclusa l’operazione, con buona pace dei Napoletani che hanno inventato questa caffettiera, tessendo più o meno consapevolmente un elogio alla lentezza, puoi abbandonarti all’aroma che sale dalla tazza, anzi dalle tazze, perché si gusta in compagnia, minimo in due.

testo e fotografie di Anna Arietti
riproduzione riservata



2 commenti:

  1. ho comprato una napoletana 2 settimane fa!
    ciao

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  2. Il caffè con la napoletana è un rito, un momento di altri tempi ...altrimenti sarebbe un semplice caffè!!��

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