martedì 10 marzo 2020

Brusnengo: camminare tra i vigneti della Madonna degli Angeli


I vigneti ai piedi della Madona degli Angeli
Testo e immagini di Enea Grosso

Camminiamo per noi stessi e camminiamo per quelli che non possono farlo. Camminiamo per tutti gli esseri viventi, presenti, passati e futuri. 
(Thich Nhat Hanh, La pratica della meditazione camminata, p.55)

   

Il sentiero parte nei pressi della Via della Croce di Masserano, vicino al ponticello di Molin Camillo... 




...e da Molin Camillo prosegue verso il forte di Brusnengo.








Verso Ca'd Taluchin

Probabilmente un 'albero madre' o 'albero hub', come suggerito dagli studi sulla vita segreta dei boschi dell'etologa Suzanne Simard: uno di quegli alberi da non abbattere per rispetto dell'equilibrio del bosco. 





...e sbuca al Cantone Talocchino  di Brusnengo, dove diventa, per un tratto, strada asfaltata.

Canton Talocchino 

San Desiderio



Procedendo tra i Cantoni...

...verso le colline...




Attraversato il  "Forte", s'imbocca la strada sterrata tra i vigneti.



Al primo bivio, proseguendo diritto ci si dirige verso il centro di Brusnengo, mentre a sinistra si sale alla Madonna degli Angeli, meta popolare per la consueta merenda di Pasquetta. 




Imbocchiamo la salita a sinistra verso la cima del colle per una sosta panoramica ...



...alla chiesetta di Brusnengo dedicata alla Madonna protettrice dei vigneti. 


La salita da Curino
Si può arrivare quassù anche partendo  da Curino (a sua volta punto di partenza per altre passeggiate tra le Terre Rosse).

L'arrivo salendo da Curino


Il panorama sulle montagne biellesi dalla cima del colle. 
Da entrambi i versanti il panorama invita a  soste fotografiche ...


...prima di ritornare al cammino tra  vigneti...


...e boschi ...

Il tratto nel bosco




... (tra vecchi tronchi e felci, probabilmente osservati da occhi invisibili)... 

Case di fate e folletti?




Superato il bosco, inizia la discesa...

...verso il centro del paese



...fino alle porte di Brusnengo, alla zona del ponte rotto. Proseguendo dritti si ritorna in paese; svoltando a sinistra si raggiunge la località Camino di Roasio



Al ponte rotto


Verso Camino

A Camino lo sterrato finisce



Camino

Da Camino si può procedere per una mezz'oretta fino a Roasio, o avventurarsi lungo i piccoli sentieri ai margini del bosco, o ritornare sui propri passi verso Brusnengo.



Brusnengo

Tutto sommato l'importante è camminare: con una meta precisa o lasciandosi ispirare passo a passo dai sentieri che si incontrano, o chiedendo alle persone che s'incontrano sui sentieri. 
I Biellesi non sono tanto espansivi, è vero; ma sono piacevolmente sorpresi quando qualcuno chiede  informazioni sul loro territorio. 
Probabilmente hanno una vocazione latente di accoglienza turistica. 
Come il signore di Ca'd Taluchin -  invisibile nel buio del suo garage con la porta aperta per metà - che vedendomi correre dritta verso il retro di casa sua (ma la strada era assolutamente ingannevole), ha esclamato col suo vocione pacato: "Noo. Noo". Sentendo quel richiamo misterioso e risoluto  mi sono fermata. 
Ed è sbucato dal nulla indicandomi la direzione giusta con un sorriso. 



Una meta suggerita per allungare la passeggiata: la Cappella della Trasfigurazione alla Via della Croce di Rongio Camillo. 
Baffidigatto ha dedicato altri post alla zona della Via della Croce, Rongio e Masserano:

























Un rigraziamento alle masseranesi Roberta Filopante e  Marina Negri e alle persone di Brusnengo e Camino per le indicazioni. 











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