giovedì 25 gennaio 2018

Il Golfo che parla al suo Vento





Io resto fermo qui e  tu te ne vai via
e voli quanto vuoi ma poi ritorni sempre.
Mi piace quel tuo modo 
di descrivermi il mondo.
Occhi non ne ho e non ho piedi né ali
per andarlo a cercare. 
Ma posso immaginare
arazzi senza fine
di bellezza e di vita
dai profumi che porti,
e dai semi e la sabbia.
Io raccolgo tutto
nel mio grembo rotondo 
- nel mio abbraccio di roccia
e colline di nebbia
in questo mare freddo
dalla spuma d'argento
nei giorni quando il sole
si ricorda che esisto
e getta qualche raggio
sulla spiaggia di sassi
dove solo i gabbiani
san zittire il silenzio
che resta quando te ne voli via, 
Vento, caro Vento.

Io rimango qui.
Tu sei la mia anima che viaggia
sopra i mari del mondo.

(Testo e immagini di Enea Grosso)


Il Lago Maggiore a gennaio sembra un mare d'inverno.




Testo e foto di Enea Grosso

martedì 2 gennaio 2018

Focolai d’immaginazione



Starei ore a guardare le finestre illuminate nelle sere d’inverno.

Sono focolai d’immaginazione.

Il gatto raggomitolato tiene un occhio socchiuso. Accanto due vecchietti se la contano con le mani poggiate sul tavolo, giunte, ferme una sull’altra.

Bambini giocano sul pavimento.

Nella stanza accanto qualcuno muove stoviglie. Una donna. Non è sola. Con lei un’amica. Anzi, la vicina di casa.

La mia mano avvicina la porta, ma non bussa. Non ancora.